Una delle mie band preferite in assoluto: The Yardbirds. Blues ferocemente elettrico, per un gruppo composto da membri che ricordano le celle stagne piene di gas -altamente infiammabili come l'idrogeno e una spinta aerostatica senza precedenti. UFO insomma, oggetti sonori più leggeri dell'aria, suoni spaziati e fuzz tone: chiamala psichedelia se vuoi, ma in senso proprio, come dilatazione dell'anima.
The Yardbirds : Keith Relf, Chris Dreja, Eric Clapton, Paul Samwell-Smith, Jim McCarty; Jeff Beck al posto di Clapton, Jimmy Page al basso, e ancora, Jimmy Page alla chitarra: solisti per eccellenza, in un andirivieni fino al 1968 quando il gruppo si scioglie e le celle prendono quota, ognuna con la sua forma ben affusolata. Qualcuna cade sulla terra, qualcuna viene sparata nel firmamento. La mia canzone preferita? Shapes of Things (1967) before my eyes.
E se avete un po' più di tempo riascoltate Roger the Engineer del 1966.
tanti saluti, ilari
1 comment:
ovviamente molto gradevole e fresco almeno fino a 13,05....speriamo giada (una cara amica) resista e non me lo tolga!
Certo che Eric Clapton è peggio del prezzemolo, fortunatamente si senze qui la sua assenza
Brava Ilari
Sabrina
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